Scoprire la Riviera
Settembre 16, 2024
Sanremo, celebre per il suo Festival della Canzone Italiana e il rinomato Casinò, ospita un gioiello storico talvolta trascurato: il quartiere de La Pigna. Situato nel cuore della città, La Pigna rappresenta il nucleo originario di Sanremo, con una storia che affonda le sue radici nel Medioevo. Passeggiando tra i suoi stretti vicoli ci si immerge in un'atmosfera d'altri tempi, tra antichi palazzi, chiese storiche e suggestivi scorci panoramici. Un affascinante viaggio attraverso secoli di storia, architettura e cultura locale, una tappa imperdibile per chi desidera conoscere l'autentico volto della città.
Raggiungere il quartiere della Pigna a Sanremo è semplice e pratico. Se viaggiate in auto, l'autostrada A10 (Autostrada dei Fiori) collega Sanremo con le principali città italiane e con la Francia. Uscendo al casello di Sanremo, seguite le indicazioni per il centro città. Per parcheggiare, potete scegliere tra diverse opzioni di parcheggi a pagamento e vari parcheggi comunali gratuiti, come quelli di Via Isonzo e Via San Francesco.
Sanremo è ben servita anche dai mezzi pubblici. La stazione ferroviaria di Sanremo, situata nel centro, è collegata alle principali linee ferroviarie italiane e francesi, e da qui il quartiere della Pigna è raggiungibile con una passeggiata di circa 15-20 minuti. Gli autobus locali offrono collegamenti frequenti con le diverse zone della città e con i paesi circostanti.
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Il quartiere de La Pigna rappresenta il nucleo storico di Sanremo, le cui origini risalgono all'anno Mille, quando i primi insediamenti vennero costruiti dopo la cacciata dei Saraceni.
Il nome "La Pigna" deriva dalla caratteristica disposizione concentrica delle sue strade, che ricordano le squame di una pigna. Questa struttura urbanistica, tipica del Medioevo, fu progettata per motivi difensivi, permettendo agli abitanti di proteggersi meglio dalle incursioni dei pirati e di altri invasori.
Il quartiere sorge su un promontorio, con le strade principali che seguono le curve della collina e quelle secondarie che si diramano dalla sommità. Al centro di questa conformazione si trovava il castello, che fu distrutto nel 1753 dai Genovesi per costruire una fortezza sul mare. L'architettura del quartiere è caratterizzata da case-torri compatte e vicoli stretti, che creano un suggestivo labirinto di passaggi coperti e piazzette nascoste.
La Pigna, con le sue stradine medievali e gli antichi edifici, offre ai visitatori numerosi punti di interesse. Da storici palazzi a suggestive chiese, ogni angolo del quartiere racconta una storia. Ecco alcuni dei luoghi imperdibili da esplorare durante la vostra visita.
Il tour del quartiere de La Pigna inizia da Via Montà, che si trova accanto a Piazza Eroi Sanremesi. Il percorso iniziale, leggermente in salita, è piuttosto piacevole e rilassante. Camminando lungo Via Montà, in prossimità di Palazzo Sapia Rossi, ci si imbatte in una targa commemorativa che ricorda il conte Sapia Rossi, noto per aver ospitato Napoleone Bonaparte nel 1794 durante il suo soggiorno a Sanremo. La Liguria conserva numerose tracce del passaggio di Napoleone, come raccontato anche nei nostri articoli dedicati ai borghi di Millesimo e Perinaldo.
Proseguendo il tour, ci si imbatte in Via Palma, una delle arterie principali del quartiere della Pigna di Sanremo. Questo luogo, intriso di storia, evoca un’atmosfera unica che si percepisce ad ogni angolo.
Palazzo Manara, situato nei pressi dell'accesso alla città medievale, è il risultato di una fusione complessa di elementi edilizi medievali organizzati tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento. Nel corso del Cinquecento, il palazzo era considerato uno dei più eleganti e prestigiosi di Sanremo, tanto che Papa Paolo III Farnese vi soggiornò nel 1538 durante un viaggio a Nizza per mediare la pace tra Carlo V e Francesco I. L'ingresso del palazzo è decorato con un portale in pietra elegantemente scolpito, e l'atrio spazioso richiama l'architettura delle sontuose abitazioni genovesi, con ampie finestre e logge che esaltano il legame con il clima straordinario della Riviera.
Oltrepassando il primo tratto di Via Palma, si arriva all'antica Porta Palma, uno stretto passaggio coperto che collegava la via del mare con la valle del San Romolo. Il nome della strada si riferisce alla palma, una presenza botanica fondamentale per Sanremo, tanto da apparire nel blasone della città. Porta Palma, costruita nel pieno Medioevo, faceva parte della cerchia muraria del 1321 e rimase inglobata nel quartiere con l'espansione demografica a partire dal 1400.
Nei pressi del civico 71 di Via Palma, si trova la Cappella Bottini, una cappella privata con accesso pubblico, creata a metà del Settecento dal sacerdote Giacomo Bottini. La cappella, dedicata alla Madonna della Mercede, è decorata con pitture settecentesche che raffigurano santi dell'ordine mercedario e complessi trompe d’oeil. Questa devozione mariana è legata alla necessità di riscattare i cristiani fatti schiavi dai musulmani.
La Chiesa di San Giuseppe è situata in una posizione marginale ma facilmente raggiungibile da qualsiasi punto del quartiere. La sua costruzione è stata proposta per la prima volta nel 1666, ma solo nel 1668 la comunità ne autorizzò il progetto, che venne completato intorno al 1684 sotto la direzione del mastro muratore Gio Martino di Sanremo.
La chiesa presenta una facciata elegante arricchita da un alto frontone mistilineo e un interno ad aula unica spaziosa, con due cappelle laterali curvilinee raccordate al presbiterio.
L'interno della chiesa è adornato da notevoli opere d'arte. Nella cappella laterale destra, si trova una tela di Giacomo Antonio Boni (1688-1766) raffigurante la Sacra Famiglia con i santi Isidoro e Teresa d'Avila, consegnata nel 1733. Sant'Isidoro, patrono degli agricoltori, era particolarmente venerato in questo quartiere. Nella cappella sinistra, invece, si trova un dipinto seicentesco di Giovanni Battista Gastaldi da Triora, che ritrae i quattro santi coronati, protettori degli scalpellini e dei muratori, categorie di lavoratori molto presenti nella Pigna.
Questa chiesa rappresenta un punto di riferimento per la comunità locale, caratterizzata da una forte dimensione popolare e da una vivace vita comunitaria, arricchita da personaggi tipici e curiosi che popolano il quartiere.
Dalla Chiesa di San Giuseppe, il percorso continua tornando indietro e attraversando Via dei Mille e Via Cisterna, fino a raggiungere una delle piazze principali del quartiere de La Pigna: Piazza Cisterna.
Piazza Cisterna rappresenta un centro nevralgico per il quartiere occidentale della Pigna, racchiuso tra le porte di Santa Maria e San Giuseppe, Via Palma e la Chiesa di San Giuseppe stessa. Questo settore urbano iniziò a espandersi dal tardo medioevo, completandosi tra il XVI e il XVII secolo. Essendo un quartiere popolare abitato da agricoltori, artigiani e operai, era fondamentale garantire un approvvigionamento idrico adeguato, reso possibile dalla costruzione della grande cisterna situata sotto la piazza, che dà il nome alla piazza stessa.
Costruita nel 1600, la cisterna raccoglieva grandi quantità di acqua piovana, cruciali per il sostentamento del quartiere. Sotto il selciato di questa area corrono diversi canali che collegano vari scarichi e altre piccole cisterne, tutte rivestite con intonaco impermeabile, una tecnica antica ma efficace. Altre importanti cisterne storiche di Sanremo includono quella della Funtanassa in Via Romolo Moreno e quella di Piazza Nota di fronte al Palazzo del Commissario, poi diventato Palazzo Pubblico.
L'approvvigionamento idrico è sempre stato un tema cruciale per Sanremo, e specialmente per il quartiere della Pigna, dove la mancanza di sorgenti naturali ha reso indispensabile un sistema sofisticato di raccolta e conservazione delle acque piovane, minimizzando gli sprechi soprattutto durante i mesi estivi più secchi e caldi.
Proseguendo il tour da Piazza Cisterna, si sale fino a Piazza Santa Brigida, la piazza più ampia di tutto il quartiere della Pigna. Questa piazza offre un ampio spazio aperto nel cuore del quartiere storico, fungendo da punto di riferimento per chi esplora la zona.
Non distante dalla piazza si trova l'Oratorio di Santa Brigida, un piccolo ma significativo luogo di culto. La storia dell'oratorio risale a secoli fa e offre un esempio di architettura religiosa locale. A parte l'Oratorio, Piazza Santa Brigida non presenta molti altri punti di interesse, ma rimane un luogo piacevole dove fare una pausa e godersi l'atmosfera tranquilla del quartiere.
A differenza di altre aree del quartiere, Piazza dei Dolori si distingue per la sua bellezza storica e architettonica. Situata nel cuore della Pigna, questa piazza offre un impatto visivo notevole, evocando un forte effetto "wow" per chi la visita.
La piazza si trova in un labirinto di viuzze e passaggi coperti nel cuore della città vecchia. È così chiamata perché vi si riuniva l'omonima confraternita. La piazza, delimitata dal portico dell'Oratorio di San Sebastiano, converge verso una fontana centrale, ricordando un pozzo nel cuore della città invisibile di Pirra.
Qui si trova l'Oratorio di San Sebastiano, costruito nel 1508, dopo che la pestilenza del 1502 risparmiò Sanremo, e dedicato al santo protettore contro la peste. L'edificio originale, parte del Palazzo Pretorio, cadde in disuso alla fine del Cinquecento, ma nel 1762 fu affidato alla Confraternita di Nostra Signora dei Sette Dolori. Tra il 1770 e il 1860, l'oratorio fu decorato con dipinti di pregio realizzati da Maurizio Carrega e Luigi Varese. Le pareti interne sono ritmate da paraste elaborate che sostengono un lungo fregio, e molti dettagli furono dorati nel corso dell'Ottocento. Un elemento curioso è una finta lapide del 1642 che ammonisce a non orinare sotto il portico del palazzo, pena una multa.
Poco distante si trova via delle Rivolte San Sebastiano, un affascinante carruggio coperto, rimasto chiuso per lavori di consolidamento dal 2016 al 2020. I lavori furono necessari per rinforzare i muri del palazzo sovrastante, che mostravano segni di cedimento. Oggi, il passaggio è nuovamente accessibile, permettendo di esplorare questa parte suggestiva e storica del quartiere.
Piazza dei Dolori e Rivolte San Sebastiano
Dopo aver esplorato la parte storica della Pigna, il percorso prosegue salendo tra i caratteristici caruggi fino a raggiungere la cima del quartiere. Lungo la salita si incontra l’Oratorio di San Costanzo.
I Giardini Regina Elena, situati nella parte più alta della Pigna, offrono una vista panoramica su tutta Sanremo. Quest'area era un tempo occupata da un antico castello, distrutto dai Genovesi nel 1753 dopo la rivolta matuziana. L'area fu ulteriormente ampliata a seguito del terremoto del 1887. I giardini sono dedicati alla seconda regina del Regno d'Italia e presentano una bellissima fontana nella parte più alta, con una cascata che scende verso la parte inferiore.
L'Anfiteatro San Costanzo è uno spazio ampio e moderno situato nel cuore della Pigna. Probabilmente concepito come una piazza per gli abitanti del quartiere, l'anfiteatro è decorato con vivaci murales che testimoniano la natura popolare e creativa della zona.
L'anfiteatro presenta un'architettura moderna e funzionale, progettata per ospitare una varietà di eventi comunitari. La sua ampiezza e versatilità lo rendono ideale per organizzare sia eventi musicali che letterari, offrendo un punto di incontro culturale per residenti e visitatori.
Proseguendo la visita, si arriva a Piazza Cassini, passando davanti alla Chiesa di Santo Stefano per scoprire nuovi angoli del quartiere. In questa zona si trova la storica Porta di Santo Stefano, un importante accesso alla Pigna.
Il sistema delle porte di Santo Stefano è fondamentale per comprendere la struttura difensiva della Pigna. Queste porte, disposte in rapida sequenza, corrispondono a diverse cerchie di mura che si sono succedute nel tempo con l'ampliamento della città. Il primo accesso, risalente al 1500, è controllato da una torre, oggi inglobata in abitazioni. Questa cerchia muraria serviva per difendersi dalle incursioni dei pirati barbareschi provenienti dal Nord Africa.
Segue un accesso tardomedievale del 1400, fiancheggiato da tipiche case genovesi con magazzini protetti dai portici. L'ultimo accesso, il più antico, risale al 1321, come indicato da una lapide sopra l'ingresso. Su questa lapide è raffigurata una città turrita con una palma, un'antica rappresentazione di Sanremo.
Accanto alla porta si trova un cunicolo coperto chiamato I Vallai. Questo spazio, originariamente lasciato libero sotto le mura, venne coperto con abitazioni pensili a causa della necessità di spazi abitativi. Nonostante la proibizione di costruirvi sopra, furono concesse specifiche autorizzazioni per edifici pubblici.
Panorama dal Belvedere della Madonna della Costa
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