Scopri Cervo: il borgo medievale che sembra uscito da una fiaba




Panoramica del borgo di Cervo dall’alto, in Liguria

Comuni del Golfo Dianese

Scopri Cervo: il borgo medievale che sembra uscito da una fiaba




Novembre 16, 2024

Cervo è uno di quei borghi che ti conquista al primo sguardo: un piccolo gioiello medievale arroccato su una collina che si affaccia sul mare cristallino della Liguria. Non a caso, questo paese nel cuore del Golfo Dianese è stato inserito tra i Borghi più belli d’Italia, e attira ogni anno visitatori alla ricerca di quella sua atmosfera autentica. Nnon a caso, nel 2016, Cervo è stato candidato dalla trasmissione Rai “Alle Falde del Kilimangiaro” come Borgo dei Borghi.

 

Passeggiando tra le sue strette vie lastricate, disseminate di antichi palazzi storici, sembra quasi di tornare indietro nel tempo. Scopri cosa vedere a Cervo, tra storia, cultura, e consigli pratici per rendere la tua visita davvero indimenticabile!

Come arrivare a Cervo e dove parcheggiare[ torna al menu ]

Raggiungere Cervo è davvero semplice. Se stai cercando alloggio in zona, sappi che si trova a soli 3 km dal nostro agriturismo: prenota un appartamento vacanza a Diano Marina. La posizione è perfetta per chi cerca un posto tranquillo dove dormire e al tempo stesso comodo per esplorare la zona.

Per arrivare a Cervo in auto, basta seguire la SS1 Aurelia: in pochi minuti ti troverai a ridosso del borgo. Tieni presente, però, che le vie interne sono pedonali e il parcheggio può essere un po’ limitato. Consigliamo di lasciare l’auto in uno dei parcheggi appena fuori dal centro storico e goderti la passeggiata tra le pittoresche vie lastricate. Il panorama ripagherà ogni passo!

Alla scoperta di Cervo[ torna al menu ]

 Cervo è un borgo che lascia senza fiato già al primo sguardo. Arroccato sulla collina con le sue case colorate e la maestosa facciata barocca della Chiesa dei Corallini, si distingue immediatamente per il suo profilo unico, visibile già mentre si percorre la storica Via Aurelia. Questo incantevole paese del Ponente Ligure offre una vista che sembra quasi dipinta: spiagge in gran parte libere, di sabbia e ghiaia, si distendono lungo il litorale, accarezzate da un mare cristallino e spesso calmo, perfetto per le famiglie in cerca di relax.

Parte dei sette comuni del Golfo Dianese, Cervo è riconosciuto da anni come uno dei Borghi più belli d’Italia, un titolo meritatissimo a detta di chiunque abbia camminato tra le sue antiche vie. Non servono parole altisonanti per descriverlo: Cervo è un piccolo capolavoro che sa sorprendere e conquistare, con la sua bellezza autentica e la sua atmosfera senza tempo.

Il centro storico di Cervo: Piazza Santa Caterina

La storia del borgo: dal passato romano alle fortificazioni medievali[ torna al menu ]

La storia di Cervo affonda le sue radici in epoca romana, quando lungo la Via Julia Augusta sorgeva una mansio, ovvero una stazione di sosta per i viaggiatori. Proprio da qui deriverebbe il nome "Cervo", evolutosi dalla parola latina "servo" che campeggiava sulle insegne delle locande dell’epoca.

Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente nel 476 d.C., Cervo divenne un insediamento bizantino. Questo intervento contribuì a proteggere il borgo dai saccheggi barbarici e portò alla costruzione delle prime fortificazioni. Con l’arrivo del IX-X secolo, le incursioni dei pirati nel Ponente Ligure costrinsero gli abitanti a rifugiarsi nei villaggi fortificati sulle colline, rendendo Cervo un luogo sicuro per la popolazione.

Nel XIV secolo, Cervo ottenne l’autonomia come comune e passò sotto la protezione della Repubblica di Genova. Nel 1330, il borgo venne affidato brevemente ai Cavalieri di Malta, per poi essere venduto a famiglie nobiliari, tra cui i Clavesana, prima di tornare definitivamente sotto Genova nel 1384.

Durante il XVI secolo, Cervo prosperò grazie alla pesca del corallo, raccolto nelle acque della Corsica e della Sardegna e lavorato poi in Liguria. Questa attività rese il borgo economicamente vivace, attirando purtroppo incursioni saracene che cercarono di depredare le sue ricchezze.

Con la caduta della Repubblica di Genova, Cervo fu inglobato nella Repubblica Ligure nel 1797, passò sotto il dominio del Primo Impero Francese nel 1805, e infine entrò nel Regno di Sardegna nel 1815, per poi diventare ufficialmente parte del Regno d’Italia nel 1861.

Il centro storico di Cervo visto dal drone

Cosa vedere a Cervo: alla scoperta del borgo[ torna al menu ]

Cervo è un borgo che sembra fatto apposta per essere esplorato a piedi, passo dopo passo, perdendosi tra vicoli stretti e affascinanti scorci sul mare. Ogni angolo racconta una storia, ogni piazzetta è un invito a fermarsi per ammirare la bellezza che lo circonda. Dal celebre Santuario dei Corallini alle antiche mura e ai palazzi signorili, Cervo offre un itinerario ricco di arte, storia e panorami che lasciano il segno.

In questa sezione, scoprirai cosa vedere a Cervo e cosa visitare per vivere al meglio l’esperienza in uno dei borghi più belli d’Italia.

Cervo, le spiagge e la Chiesa dei Corallini

Il centro storico[ torna al menu ]

Entrare nel centro storico di Cervo è come fare un salto indietro nel tempo. Accessibile solo a piedi, questo borgo affascina immediatamente con la sua architettura e l'atmosfera unica dei suoi caruggi, i tipici vicoli liguri, dove ogni angolo è una scoperta. Il cuore del borgo è dominato dal Castello dei Clavesana, costruito nel XIII secolo e oggi sede del Museo Etnografico, che conserva le tradizioni e la cultura locale.

Il percorso nel borgo può iniziare sia da Via Cavalieri di Malta sia dalla più comoda Piazza Castello. Oltrepassando l’arco che conduce a Piazza Santa Caterina, si apre una deliziosa piazzetta simile a un cortile, adornata di piante, tavolini e scalinate che salgono verso le abitazioni private. Da qui, una scala sulla sinistra porta direttamente al Museo Etnografico e alla terrazza panoramica, dove la vista sul mare è semplicemente mozzafiato.

Proseguendo lungo le viuzze ciottolate, ogni passo riserva incontri curiosi e scorci pittoreschi. Prendete, per esempio, Via Alessandro Volta: seguite questo caruggio fino a raggiungere Piazza Serafino e Nino Alassio, dove potrete ammirare il campanile dell’Oratorio di Santa Caterina. Anche i dettagli più semplici, come le facciate colorate e i panni stesi, contribuiscono a rendere l’atmosfera autentica e accogliente.

Passeggiando nel borgo, ogni caruggio invita a una sosta. Tra le porte delle case si trovano spesso installazioni artistiche, poesie appese, e piccoli dettagli che catturano l’occhio. Piante e fiori adornano le stradine ciottolate, trasformandole in un grande giardino diffuso che sembra essere un’estensione delle abitazioni stesse. Ogni angolo di Cervo è una celebrazione della bellezza ligure.

 Piazza Serafino e Nino Alassio, Cervo

Chiesa di San Giovanni Battista: La "Chiesa dei Corallini"[ torna al menu ]

 La Chiesa di San Giovanni Battista, conosciuta anche come la Chiesa dei Corallini, è uno dei simboli più amati di Cervo. Costruita nel XVIII secolo in stile barocco ligure, questa chiesa deve il suo soprannome alla storica pesca del corallo, attività che finanziò in gran parte la sua edificazione.

Situata in una posizione panoramica che domina il borgo e il mare, la Chiesa dei Corallini è famosa non solo per la sua facciata imponente e ricca di decorazioni, ma anche per i suoi interni eleganti, dove affreschi e opere d’arte sacra creano un’atmosfera unica. Salendo verso la chiesa, la vista si allarga fino al mare, rendendo la visita un’esperienza davvero suggestiva.

La Chiesa di San Giovanni Battista a Cervo, detta Chiesa dei Corallini

Il Castello dei Clavesana e il Museo Etnografico del Ponente Ligure[ torna al menu ]

Il Castello dei Clavesana è uno degli edifici storici più affascinanti di Cervo, costruito nel XIII secolo dalla famiglia Clavesana per difendere il borgo dalle incursioni.

Questo imponente castello, che domina il centro storico, non è solo una testimonianza delle antiche fortificazioni liguri, ma anche un importante centro culturale. Al suo interno ospita il Museo Etnografico del Ponente Ligure, un luogo che permette di scoprire le tradizioni, i costumi e la vita quotidiana della Liguria di un tempo. La collezione del museo include strumenti agricoli, tessuti e oggetti d’artigianato che raccontano la storia del territorio e delle sue comunità.

Dalla terrazza del castello, i visitatori possono inoltre ammirare una bella vista sul mare e sui tetti colorati di Cervo.

 Piazza al Castello e Castello dei Clavesana, Cervo

Le Antiche Mura[ torna al menu ]

 Le antiche mura di Cervo sono una delle testimonianze più significative del passato medievale del borgo. Costruite per proteggere il paese dalle incursioni piratesche e dai saccheggi, queste mura difensive avvolgono ancora oggi il centro storico, conferendogli un carattere affascinante e misterioso.

Passeggiando lungo il loro perimetro, si possono osservare le robuste strutture in pietra e i punti strategici dai quali gli abitanti controllavano il mare e i territori circostanti. Ogni tratto delle mura racconta storie di resistenza e sopravvivenza, e rappresenta un tuffo nel passato di Cervo, quando il borgo era continuamente esposto alle minacce esterne. Ancora oggi, le antiche mura regalano scorci unici e panorami che sembrano sospesi nel tempo, rendendo la visita a Cervo un vero viaggio nella storia ligure.

Le antiche mura di Cervo

Ex Oratorio di Santa Caterina[ torna al menu ]

Oltre ai monumenti principali, il centro storico di Cervo custodisce altri edifici di grande rilevanza storica che meritano di essere scoperti. Tra questi spicca l’ex Oratorio di Santa Caterina d'Alessandria, risalente al XIII secolo, uno degli edifici più antichi del borgo, che oggi ospita mostre ed eventi culturali in un’atmosfera ricca di storia.

 Il panorama da Cervo e ex Oratorio di Santa Caterina

Chiesa di San Nicola da Tolentino[ torna al menu ]

 Poco distante, la Chiesa di San Nicola da Tolentino sorge sulle rovine di un antico tempio pagano, testimoniando la continuità tra epoche diverse: visitandola, si percepisce ancora l’eco mistica di tempi lontani.

L’esterno della Chiesa di San Nicola da Tolentino, Cervo

Palazzo Morchio[ torna al menu ]

Non per ultimo, Palazzo Morchio, edificio del XVII secolo e sede attuale del Municipio, colpisce per la sua architettura elegante e rappresenta un pezzo importante della storia amministrativa di Cervo, e contribuisce a completare il quadro di un borgo ricco di fascino e memorie.

L’ingresso di Palazzo Morchio, Cervo

Eventi e Manifestazioni a Cervo[ torna al menu ]

Cervo, con il suo fascino antico e la sua atmosfera suggestiva, è da anni uno dei luoghi di riferimento per gli eventi culturali più rinomati della Riviera di Ponente.

Dal 1964, il borgo ospita il celebre Festival Internazionale di Musica da Camera, ideato dal musicista ungherese Sándor Végh, che ogni estate trasforma la piazza davanti alla Chiesa dei Corallini in un vero teatro all’aperto. Qui, sotto le stelle e circondati dal mare, gli spettatori possono godere di concerti straordinari, resi unici dall'acustica naturale della piazza e dall’atmosfera incantata del borgo.

Cervo è anche un centro di riferimento per la letteratura, grazie alla manifestazione “Cervo ti Strega”, un evento che porta in scena i finalisti del prestigioso Premio Strega. Durante questa serata speciale, gli autori si raccontano e leggono i loro brani, regalando al pubblico un’esperienza intima e coinvolgente, tra le vie accoglienti del borgo.

Il borgo ospita anche altri appuntamenti culturali di rilievo che attirano visitatori e appassionati. Tra questi, la rassegna letteraria “Cervo in Blu... d'Inchiostro”, che propone incontri con autori contemporanei, creando un dialogo diretto tra scrittori e pubblico.

Cervo è Poesia” offre invece un’esperienza intima e suggestiva con letture poetiche in varie location del borgo, coinvolgendo poeti italiani e internazionali. Infine, il concorso artistico “Pennello d'Oro” porta arte, teatro e vino in una grande festa a cielo aperto, trasformando Cervo in un vivace palcoscenico che celebra la creatività in tutte le sue forme. Questi eventi contribuiscono a fare di Cervo un centro culturale dinamico e affascinante, dove la bellezza del borgo si fonde con l’arte.

Cervo in ogni stagione: quando visitare il borgo[ torna al menu ]

Cervo è uno di quei posti che riescono a conquistarti in ogni momento dell’anno, con il suo fascino che cambia al ritmo delle stagioni.

In primavera, il borgo si risveglia e le stradine si riempiono dei colori e dei profumi dei fiori, creando un’atmosfera perfetta per passeggiare e godersi il primo sole. L’estate è il momento clou, con eventi, musica e serate all’aperto che animano le piazzette, mentre il mare cristallino invita a un tuffo rinfrescante.

In autunno, Cervo diventa più tranquillo, le temperature sono ancora piacevoli e il borgo si veste di sfumature calde, ideale per una visita rilassante. Anche in inverno, questo angolo di Liguria non perde il suo fascino: i caruggi sono più silenziosi e sembra quasi di avere il borgo tutto per sé, un luogo speciale per chi cerca un po’ di pace lontano dalla folla.

Panoramica sulla costa e sulle spiagge di Cervo

Curiosità su Cervo[ torna al menu ]

Cervo, con il suo fascino senza tempo, è avvolto da storie e curiosità che ne arricchiscono l'identità. Una delle leggende più affascinanti riguarda la "Scalinata dei Rumpi Cù", un nome curioso che risale al Seicento. Si racconta che, durante i balli popolari, i giovani del luogo si scontrassero con i forestieri per conquistare l'attenzione delle ragazze del borgo, dando origine a questo appellativo singolare.

Traversa del Forno, detta Scalinata dei Rumpi Cù, Cervo

Un'altra particolarità di Cervo è la tradizione dei "caruggi" adornati con poesie e opere d'arte. Passeggiando per le strette vie del borgo, è comune imbattersi in versi poetici appesi alle porte delle case o in installazioni artistiche che trasformano ogni angolo in una piccola galleria a cielo aperto.

Cervo è anche noto come il "paese delle 100 vedove". Si narra che, durante una tempesta, molte barche dei pescatori del borgo affondarono, causando la morte di oltre 100 marinai, da cui derivò il singolare appellativo.

 

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