Borghi di Liguria
Ottobre 29, 2023
Incastonati tra le colline della provincia di Imperia, si trovano il borgo di Pigna e la pittoresca frazione di Buggio. Due luoghi capaci di catturare la vera essenza dei borghi collinari liguri, con le strade strette e le case di pietra: piccoli centri in cui il tempo scorre lento.
Andiamo quindi alla scoperta dell'arte, della storia e delle bellezze che caratterizzano questa destinazione situata nella Riviera di Ponente.
Per raggiungere il paese di Pigna, situato a 80 km dall'Agriturismo Le Girandole (scopri il nostro agriturismo a Diano Marina), bisogna imboccare l’autostrada A10, che collega la zona costiera alla città di Ventimiglia, e successivamente dirigersi verso Vallecrosia. Da qui, bisognerà seguire la statale provinciale n.64, fino ad arrivare a Pigna.
Il tragitto da Valle Crosia a Pigna è lungo circa 20 km e comporta curve e salite, poiché ci si allontana dalla costa e si sale verso l'entroterra ligure. Il parcheggio più conveniente si trova lungo Corso de Sonnaz, da dove è possibile iniziare l'esplorazione del borgo.
Arrivando a Pigna, vi accoglierà un paesaggio montano circondato da boschi e foreste, tipico della zona. All'ingresso del paese, alcuni cartelli forniscono una breve panoramica sulla storia del borgo.
Pigna è situata a circa 280 metri sul livello del mare e fa parte del Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri, un'area protetta di circa 6000 ettari. Questo parco ospita diverse zone speciali di conservazione (ZSC) e zone di protezione speciale (ZPS), che proteggono habitat e specie botaniche e faunistiche di alto valore ambientale.
A Pigna è possibile visitare il centro storico con la loggia comunale del XV secolo, la chiesa parrocchiale di San Michele con il polittico di Giovanni Canavesio e il rosone in pietra, il Museo etnografico "La terra e la memoria," la chiesa affrescata di San Bernardo e il Santuario della Madonna di Passoscio risalente al XIII secolo.
Inoltre, potrete assaporare prelibatezze locali come il fagiolo bianco presidio Slow Food e il caratteristico gran pistau di Buggio.
Per gli amanti della natura, Pigna offre spettacolari sentieri escursionistici che conducono alle vette dei monti Grai, Toraggio e Pietravecchia, spesso descritti come le "piccole Dolomiti della Liguria". Da non perdere il Monte Saccarello, la vetta più alta della Liguria a 2200 metri sul livello del mare, con le sue fioriture di rododendri, la faggeta del bosco di Rezzo, la foresta di Gerbonte, e il gruppo montuoso di Torraggio-Pietravecchia, dove crescono specie botaniche endemiche come il Lilium pomponium. Non da meno il lariceto delle Navette al confine con il Piemonte e l'abetina di Gouta-Testa D'Alpe, autentiche gemme naturalistiche tutte da esplorare.
Per raggiungere Piazza Castello, nel dedalo dei caratteristici caruggi interni di Pigna, si attraversa una struttura architettonica simile a quella che si trova nei paesi circostanti e nell'entroterra. Il nome "Piazza Castello" non è casuale; anticamente, qui sorgeva il castello del comune, costruito tra il XII e il XIII secolo dai conti di Ventimiglia.
La piazza si distingue per la sua ampiezza, circondata dalle abitazioni che si svilupparono intorno al castello. È nota localmente come "la Cola" e offre una bella vista su Castel Vittorio.
Questa piazza è il palcoscenico ideale per le rappresentazioni estive in vernacolo, come parte del Festival della Poesia e Commedia Intemelia. Dal 1960, il paese vanta anche la presenza della compagnia filodrammatica "San Michele".
Dalla piazza, si gode di una panoramica affascinante su Castelvittorio e, soprattutto, sulle celebri Terme di Pigna. Queste terme raccontano una parte della storia d'Italia, una storia di declino e abbandono. Erano state dichiarate fallite e messe all'asta per 20 milioni, ma alla fine sono state vendute a imprenditori russi per 4 milioni. Tuttavia, la storia di queste terme continua, e il loro futuro è ancora da scrivere.
Da Piazza Castello, il nostro percorso ci ha portato verso un'autentica perla storica di Pigna: la Loggia Medievale. Questo edificio è situato in quello che un tempo fu il cuore della vita sociale del borgo, la Piazza Vecchia.
Un cartello informativo nella Piazza Vecchia rivela una parte della storia di Pigna. Come gli altri comuni della contea di Nizza, Pigna godeva di una considerevole autonomia regolata dagli statuti del 1575. L'amministrazione comunale era sotto la giurisdizione di un parlamento giurato, composto da un consiglio dei dodici (due sindaci e dieci consiglieri) e da 28 membri stimati. La composizione di questo organismo veniva rinnovata annualmente in occasione della festa di San Michele. Nella Piazza Vecchia, di fronte al municipio, i capifamiglia erano tenuti a partecipare a tutte le riunioni del parlamento cittadino, in particolare durante le celebrazioni di San Michele, il primo maggio e il giorno di Ognissanti.
In giro per Pigna passando attraverso la loggia medievale
A breve distanza dalla Loggia Medievale, troviamo la Chiesa Parrocchiale di San Michele. Questo edificio ha radici nel XI secolo e presenta una facciata con un portale a pseudoprotiro, ornato da una statua di San Michele e un rosone marmoreo. All'interno, la chiesa mostra tre diverse fasi costruttive, evidenziate dalle colonne tonde, ottagonali e dall'ampliamento del XVII secolo. Il campanile, di pianta quadrata, segue uno stile tipico delle valli Marittime.
All'interno della chiesa, è possibile ammirare il famoso polittico di Giovanni Canavesio, lo stesso pittore che ha decorato la Chiesa di San Bernardino a Triora.
A fianco alla chiesa parrocchiale di San Michele si trova l’Oratorio di Sant’Antonio Abate.
Dopo aver esplorato la Chiesa di San Michele, ci siamo diretti verso Piazza XX Settembre, da cui è possibile fare ritorno al parcheggio. Non lontano da questa piazza, si trova il Museo Etnografico "La Terra e la Memoria", che riserveremo per una futura visita, magari in concomitanza con un giro a Castelvittorio.
Dopo la visita a Pigna, è possibile esplorare Buggio, l'unica frazione di Pigna. Situato a 446 metri di altitudine, questo borgo affascinante nell'alta Val Nervia è rinomato per le sue peculiarità storiche e architettoniche, oltre alla tradizionale sagra annuale delle castagne che si tiene nel mese di ottobre.
Una passeggiata a Buggio
La visita a Buggio ha avuto inizio da Via Sperun, che conduce gradualmente all'interno del borgo. Fin da subito colpisce l'atmosfera silenziosa e un'assenza quasi totale di presenza umana. Molte delle abitazioni possono apparire disabitate, suggerendo la possibilità che, nel corso delle prossime decadi, Buggio possa assumere le sembianze di una località abbandonata.
Nonostante ciò, il paesaggio circostante si rivela affascinante. Gli ampi archi in pietra offrono una vista spettacolare delle maestose montagne e dei boschi circostanti. Nella parte più elevata della frazione, si trova Via Burga e una piccola piazzetta, da cui spuntano cartelli direzionali per chi si muove a piedi o in bicicletta. Verso nord, si apre il percorso che conduce alla diga di Tenarda e al Colle Melosa, mentre verso sud, troviamo il sentiero per Pigna e Prealba.
La piazzetta di Buggio è presidiata dalla imponente Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista, un edificio religioso che risale al XVI secolo che si distingue per il suo stile barocco. All'interno della chiesa, è possibile ammirare diverse statue scolpite in pregiato marmo di Carrara, che arricchiscono ulteriormente la sua bellezza.
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