Produzione agricola
Febbraio 26, 2020
Vi abbiamo già raccontato il nostro amore per il basilico e come avviene la sua coltivazione presso l'azienda agricola Le Girandole.
Oggi invece vogliamo entrare più nel dettaglio di ciò che contraddistingue il prodotto che ci rende tanto orgogliosi: il Basilico Genovese DOP.
Questa piantina aromatica dalle piccole foglie profumate (tradizionalmente coltivata nel quartiere genovese di Prà) è ormai uno dei simboli più riconosciuti della Liguria. Ma vediamo insieme come riconoscerla e apprezzarla al meglio.
Potrebbe sembrare una fantasia romantica, ma è proprio vero: il profumo della nostra terra conferisce al basilico le proprietà che lo rendono unico. Il suo legame col territorio va quindi oltre un discorso di tradizione. Studi tecnici sul suolo hanno infatti provato che le caratteristiche della costa ligure rivestono un ruolo fondamentale nel donare aromi e essenze speciali alla nostra piantina. Il pesto non poteva che nascere qui, dunque!
Per questo motivo si è resa necessaria la Denominazione di Origine Protetta. Una garanzia di qualità e tracciabilità sancita dal Mipaaf (Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali) e dal Consorzio di Tutela . Questi enti si propongono di proteggere e valorizzare l'unicità di questo prodotto, difendendo i consumatori da eventuali frodi.
Nel disciplinare di produzione della nostra preziosa piantina (precisamente la specie Ocimum Basilicum L., di selezioni autoctone) si specificano – tra le altre cose – le sue caratteristiche. Queste si riferiscono principalmente alla forma della pianta e delle foglie:
Tre sono i requisiti essenziali che definiscono il Basilico Genovese Dop:
Storicamente il basilico venne introdotto in Liguria dai Romani, i quali attribuivano alla pianta proprietà curative. Dall'area di Genova la sua coltivazione si espanse in tutta la zona marittima della Liguria. L'area di produzione del Basilico Genovese DoP è dunque circoscritta al versante tirrenico. Qui deve avvenire anche il confezionamento, e tutte le operazioni che precedono il trasporto, in modo da preservare la freschezza del basilico, altrimenti facilmente deteriorabile.
A rendere speciale la nostra pianta troviamo un insieme di elementi di natura ambientale e antropica.
I primi riguardano la necessità di affidarsi a un suolo naturale per la coltivazione del basilico. Il disciplinare non ammette infatti substrati, né l'utilizzo di bromuro di metile per la disinfezione del terreno.
Gli elementi antropici risiedono invece nelle tecniche di coltivazione adottate. Anche queste devono attenersi ai metodi tradizionali, che negli anni hanno dimostrato di contribuire ad affidare al Basilico Genovese Dop, il suo gusto inconfondibile.
Il Basilico Genovese Dop può essere coltivato in ambiente protetto (in serra) o in campo aperto. Nel primo caso - che è anche quello che riguarda la nostra azienda agricola – la coltivazione è destinata al mercato fresco e avviene durante tutto l'anno.
Questo tipo di produzione però è consentita a patto che venga garantita un'areazione continua, in modo da ricambiare il volume totale dell'aria. Il disciplinare specifica che questo debba avvenire almeno due volte dal tramonto all'alba, e 20 volte dall'alba al tramonto.
Queste condizioni, che vogliono riprodurre il processo di ventilazione naturale, escludono le serre “insect-proof”, poiché non sarebbero in grado di garantire lo stesso scambio d'aria.
La coltivazione del Basilico Genovese Dop destinata alla trasformazione industriale avviene invece in campo aperto, su superfici estese e in piena estate, proprio perché deve soddisfare un'ampia richiesta. La semina avviene meccanicamente a una densità di 2-3 grammi per metro quadro (a differenza dei 10 grammi per metro quadro in serra), così come meccanica è l'irrigazione.
Si procede alla raccolta del basilico estirpando a mano le radici. Le piantine vengono poi confezionate seguendo una precisa procedura. Esistono due tipi di mazzi:
Ciò che importa non è il peso ma la quantità delle piantine. Queste vengono poi avvolte in carta specifica per alimenti, in modo da evitare la disidratazione precoce. Su queste confezioni deve essere presente il marchio con la dicitura: Basilico Genovese DoP, in modo da rendere immediatamente riconoscibile il prodotto.
Il logo del nostro basilico è formato da un cerchio di colore verde in cui campeggia la scritta (blu su sfondo bianco): Basilico Genovese Dop.
Al centro di questo cerchio troviamo l'acronimo D.O.P. (in blu su sfondo giallo). Più in basso attraversa il cerchio, uscendo parzialmente dal bordo, la figura stilizzata della Liguria (in blu su sfondo bianco). Termina il logo una piccola piantina di basilico.
I colori adottati non sono ovviamente casuali e rimandano a elementi ben precisi.
Questi sono:
Come potete immaginare, coltivare il Basilico Genovese Dop è un lavoro complesso, che comporta non pochi sacrifici. Per noi, è quanto di più bello ci possa essere. E non smetteremo di portare avanti questa produzione con orgoglio, con la passione di sempre.
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