Comuni del Golfo Dianese
Giugno 12, 2020
Siamo abituati a studiare la storia sui libri, una serie di informazioni in cui si inciampa volentieri su date, nomi di re, papi e antiche casate: che confusione! Eppure, la storia è intorno a noi, la calpestiamo quotidianamente senza quasi accorgercene. Prendete Diano Castello. Vi abbiamo già raccontato la storia del borgo fortificato ma, non appena è stato possibile, abbiamo colto l’opportunità offerta dall’associazione Giroborgo per trovarci catapultati in una dimensione unica. Abbiamo visitato alcune delle chiese più belle, ammirato le Lone ˗ le antiche cisterne all’interno di abitazioni private ˗ e apprezzato le storie che si celano dietro ciascun caruggio. Ogni pietra incontrata nel nostro cammino sembrava incastrarsi perfettamente nel mosaico di un racconto che, dal Medioevo ai giorni nostri, si rinnova senza grossi clamori.
In questo articolo vi condurremo in una passeggiata storica, un Giroborgo alla scoperta delle meraviglie di Diano Castello.
L’associazione culturale Giroborgo è composta da cinque ragazzi appassionati di storia e innamorati del proprio paese. Si chiamano Flora, Sonia, Alice, Gessica e Alessandro. Come tanti giovani non si sono rassegnati a un certo turismo “facile” e, consapevoli delle bellezze storico-culturali di Diano Castello, si sono rimboccati le maniche: hanno ideato un percorso godibile tra le vie ciottolate del proprio centro storico. Aneddoti, fonti storiche e suggestioni personali impreziosiscono la passeggiata. Definirla una visita guidata è, infatti, riduttivo. Quello che i ragazzi di Giroborgo offrono è un appuntamento con la memoria: un’esperienza in cui le persone si innamorano di un borgo, spesso sconosciuto anche agli abitanti del Golfo Dianese .
Dopo aver parlato con Alice, prendiamo accordi con Sonia per prenotare una visita al centro storico di Diano Castello. Da due mesi aspettiamo di fare questa esperienza ma, a causa del lockdown, abbiamo naturalmente dovuto attendere. Finalmente la situazione sembra essere migliorata, e con le dovute precauzioni, stabiliamo la data per il nostro Giroborgo. Partiamo dall’agriturismo e ci dirigiamo al borgo. La giornata è luminosa: non potrebbe andare meglio! L’appuntamento è alle 18.00 in via Meloria, sotto le Logge.
Qui incontriamo Sonia che, aiutandosi con la cartina settecentesca, ci illustra la struttura del borgo antico e ci anticipa il percorso. Inizia subito dicendoci che, a discapito del nome, nel paese non c’è nessun castello. La parola latina castrum, infatti, indica genericamente una città fortificata, protetta, cioè, da mura difensive. Le porte attraverso le quali era possibile accedere a Diano Castello erano quattro:
Proprio ora si celebra la messa nella chiesa di San Nicola di Bari sopra di noi, per cui rimandiamo la visita a più tardi. Vi saranno altre due chiese nel percorso: la chiesa dell’Assunta e quella di San Giovanni Battista. Tra un edificio storico e l’altro, Sonia ci annuncia che visiteremo alcune Lone. Queste antiche cisterne d’acqua sono ubicate in abitazioni private e per cui difficilissime da ammirare, se non all’interno del Giroborgo.
Lona è una parola che deriva dal dialetto ligure e indica una vasca per la raccolta dell’acqua. Si tratta di una particolarità di Diano Castello: costruzioni di origine medievale, che non si trovano altrove. Furono scavate completamente a mano e in orizzontale.
La loro funzione era assolutamente strategica, perché consentiva alla popolazione del borgo di sopravvivere a lungo agli assedi, grazie alle grandi riserve d’acqua. La pioggia, trattenuta dal tufo, veniva convogliata attraverso dei canali all’interno delle Lone, e in questo modo resa disponibile ai cittadini. Ancora oggi, oltre a rappresentare una risorsa di estremo fascino, vengono utilizzate per irrigare gli orti e i giardini privati.
La prima Lona che visitiamo con Sonia è proprio sotto le Logge, a fianco del convento delle suore clarisse, anche se non di loro proprietà. Ne vedremo ancora un’altra all’interno di un’abitazione privata. Quest’ultima cisterna, lunga circa 17 metri, sembra quasi una piscina, colma com’è d’acqua!
Costeggiamo le mura attorno alla chiesa parrocchiale di San Nicola e ci fermiamo ancora ad ammirare un pozzo, attraversiamo poi una via stretta che si trova sotto l’antico palazzo dei Clavesana per arrivare nell’omonima piazza. Da qui procediamo verso il primo gioiello medievale, che Sonia ci indica come una delle sue preferite: la chiesa romanica dell’Assunta (XIII secolo). Quella che vediamo per prima non è la facciata ma l’abside, mentre l’ingresso si trova di lato. L’interno della chiesa ci riserva le sorprese maggiori: una navata unica con copertura lignea a capriate e un piccolo altare raccolto, da cui emergono decori a strisce bianche e nere, simbolo della potenza dei Doria. Le pareti sono coperte di affreschi sulle storie dei santi, un romanzo di sole immagini, attraverso il quale i fedeli che non sapevano leggere e scrivere riuscivano comunque a distinguere le vicende del Vangelo.
Proseguendo il cammino verso i caruggi di Diano Castello, tra porte storiche e antichi palazzi, arriviamo a un’altra tappa del nostro Giroborgo: la chiesa romanica di San Giovanni Battista. Vi si accede attraverso un cancello che ci conduce a un sagrato di ciottoli, interrotto da alcuni lecci ombrosi. Anche qui, la chiesa in pietra mostra per prima l’abside, quasi nascosta dalle piante. L’interno è semplice ma, sollevando lo sguardo verso il soffitto, eccoci davanti a una meraviglia: una copertura lignea a capriate decorata con formelle in cui si succedono scene di vita dei santi e di antichi mestieri. Sotto il pavimento, invece, protetta da un vetro, si celano le fondamenta di un’antica fonderia per le campane.
Infine, concludiamo il nostro percorso con la visita alla chiesa parrocchiale di San Nicola. Maestosa nel suo abito barocco, questa chiesa fu costruita da Giobatta Marvaldi tra il 1699 e il 1725. Al suo interno siamo rapiti dai dettagli. Ogni sua parte, infatti, è fitta di decorazioni che si alternano tra le pitture del soffitto e gli elementi architettonici delle cappelle, scandite dai movimenti sinuosi di colonne tortili. Nonostante il suo aspetto imponente, fu la prima a subire dei crolli importanti in seguito al terremoto del 1887. Una ferità aprì a metà la facciata e la volta crollò insieme al campanile. In piedi restarono solo le mura perimetrali e gli arredi in legno.
Queste sono solo alcune delle suggestioni che abbiamo vissuto grazie a Giroborgo. Sono tante, infatti, le notizie e le storie che potrete ascoltare. E ancora tanti i luoghi da ammirare.
Se soggiornate in una delle nostre case per le vacanze e cercate un’escursione nei dintorni di Diano Marina, non perdetevi il Giroborgo!
Per prenotare una visita potete contattare l’associazione anche tramite la loro pagina Facebook. Il prezzo del biglietto è di 7 € e copre il costo dell’iscrizione all’associazione: in questo modo avrete diritto ad accedere alle iniziative culturali che i ragazzi organizzano periodicamente.
Ascolta tutti i podcast pubblicati sui nostri canali ufficiali:
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