Borghi di Liguria
Marzo 22, 2023
Il principato di Seborga è incastonato sulle alture del ponente ligure, tra Bordighera e Sanremo. Un'antica cittadina che ha mantenuto il suo status di principato indipendente, anche se non riconosciuto a livello internazionale, e mantiene ancora oggi una forte identità culturale e storica.
Scopriamo cosa vedere nel Principato di Seborga.
La storia del Principato di Seborga affonda le sue radici nel Medioevo.
Nel 954, il Conte di Ventimiglia cedette il territorio di Seborga ai monaci benedettini dell'Abbazia di Lerins, situata di fronte a Cannes, sulla Costa Azzurra. I monaci ricoprirono il ruolo di Principi di Seborga fino al 1700, quando il territorio fu venduto al Re di Sardegna Vittorio Amedeo II come possedimento personale, da non annettere al Regno di Sardegna.
Nel corso degli anni, l'annessione di Seborga al Regno d'Italia e poi alla Repubblica Italiana fu messa in dubbio da Giorgio Carbone, appassionato di storia, che dagli anni '60 portò avanti la causa dell'indipendenza del Principato di Seborga, diventando il primo Principe di Seborga con il nome di Giorgio I. Egli ha negato la legittimità dell'annessione, sostenendo la teoria che il Principato fosse un'entità indipendente.
Ancora oggi, la Principessa Nina si impegna nella battaglia per il riconoscimento del Principato, continuando l'opera di Giorgio Carbone. La sua storia ha interessato e incuriosito persone da tutto il mondo, attirando l'attenzione della stampa internazionale. Nonostante le sfide e le controversie, il Principato di Seborga rimane un luogo di grande fascino e curiosità, simbolo della determinazione e dell'orgoglio della sua gente.
Il Luigino è una moneta molto particolare, utilizzata esclusivamente nel Principato di Seborga. La sua storia risale alle origini del borgo, quando questo territorio era governato dai monaci dell'Abbazia di Lerins. Nel 1666, i monaci emisero la prima moneta di Seborga, denominata appunto "luigino", in onore del Principe Luigi I di Monaco.
La moneta di Seborga ebbe una breve vita e cadde in disuso quando il territorio fu venduto al Re di Sardegna nel 1729. Nel 1995, tuttavia, il Principe Giorgio I decise di reintrodurre il luigino come moneta ufficiale del Principato di Seborga, con lo scopo di promuovere la cultura e la storia di questo territorio.
Oggi, pur non essendo ufficialmente riconosciuto, il luigino ha acquisito grande valore soprattutto come moneta collezionabile e si possono trovare in vendita online a prezzi elevati. Il tasso di cambio ufficiale del luigino è di 1 per 6 dollari statunitensi (USD) e esiste addirittura un sito web che permette di convertire il luigino contro le principali valute.
Il luigino è una testimonianza della volontà di indipendenza e di libertà, che continua a caratterizzare il Principato di Seborga e la sua storia millenaria.
Seborga è situata a circa 58 km dal nostro agriturismo (scopri i nostri appartamenti per le vacanze a Diano Marina!). Per raggiungere il borgo bisogna percorrere l’autostrada A10 in direzione Ventimiglia e successivamente uscire a Bordighera. Dall'uscita del casello autostradale, sarà necessario intraprendere una salita verso monte per circa 7 km, fino ad arrivare a destinazione a Seborga.
È possibile parcheggiare l'auto in Piazza Martiri Patrioti, oppure nel più ampio parcheggio di via Casette.
Una volta giunto al confine del comune, noterai un cartello azzurro con scritta bianca che segna l'ingresso nel territorio dell’antico principato. All'ingresso del paese, potrai ammirare le postazioni delle sentinelle, simbolo di un'epoca passata.
Cosa vedere quando si visita Seborga? Ecco alcuni dei luoghi più suggestivi da non perdere.
Dalle pittoresche viuzze di via Casette, si può salire fino al suggestivo Belvedere Vittoria Delfanti. Qui, ci si trova immersi in un ampio piazzale decorato con le bandiere di Seborga e arricchito dalla tipica postazione della sentinella del paese e da un piccolo cannone.
Dal belvedere, inoltre, è possibile raggiungere i Giardini del Gemellaggio, dedicati all'unione tra Seborga e L'Escarène, un grazioso borgo situato nel dipartimento delle Alpi Marittime.
Dopo aver ammirato il panorama mozzafiato dal Belvedere Vittoria Delfanti, a soli 100 metri di distanza si può raggiungere la suggestiva Chiesa di San Bernardo. Durante il tragitto si possono osservare una statua dedicata al Re Umberto I di Savoia e una targa a ricordo della realizzazione della strada che collega Bordighera a Seborga nel 1954. La chiesa, sebbene di dimensioni ridotte, è un vero gioiello architettonico e conserva al suo interno preziosi affreschi e opere d'arte.
La Chiesa, eretta nel XIV secolo e dedicata a San Bernardo di Chiaravalle, si presenta come una piccola chiesetta in pietra.
Il sagrato è decorato con una pavimentazione artistica e alcune aiuole fiorite. Ed è proprio qui che si tengono le più importanti cerimonie religiose e politiche cittadine, come la solenne processione del 20 agosto, giorno della festa di San Bernardo e della Festa Nazionale di Seborga, alla presenza delle autorità cittadine e del Principe.
In questo stesso sagrato furono anche incoronate la Principessa Nina e il Principe Marcello I.
Seborga è un borgo relativamente piccolo e facile da visitare. Poco distante dal parcheggio, si incontra Piazza della Libertà, che ospita alcuni negozi di souvenir e una piccola boutique. Quest'ultima, anche se ormai semi-abbandonata, dispone di una grande mappa del borgo che può essere utile per orientarsi.
Oltrepassata Piazza della Libertà, si può proseguire in discesa lungo Via Matteotti o lungo la vecchia strada esterna alle mura. Si arriva quindi davanti al municipio di Seborga, sulla sinistra rispetto al quale si può notare l'antica porta del Sole.
Attraversando l’antica Porta San Sebastiano si arriva direttamente in Piazza San Martino, dove si trova anche l'omonima chiesa. Questa è la parte più bella di Seborga e vale la pena di fermarsi per scattare qualche foto.
La bellissima Piazza San Martino a Seborga
La Chiesa di San Martino è la parrocchiale del comune, costruita nel XVII secolo in stile barocco seicentesco. La facciata a tre ordini è decorata con affreschi di Cristo Redentore e l'Arcangelo Michele. All'interno si trova un altare maggiore consacrato a San Martino di Tours, una statua della Madonna Regina con il Bambino e due altari laterali dedicati alla Madonna del Rosario e al Sacro Cuore.
Nella piazza si trova anche il Palazzo dei Monaci, noto per aver ospitato la vecchia zecca seborghina dove veniva coniato il Luigino.
Superata Piazza di San Martino, si prosegue oltrepassando la Porta di San Martino. Girando a sinistra, si può raggiungere il Belvedere Guido Seborga, dedicato al giornalista, poeta, pittore e letterato Guido Seborga, pseudonimo di Guido Hess. Da qui si può ammirare un bellissimo panorama sulla costa che si estende dalla Liguria, alla Costa Azzurra e al Principato di Monaco.
Dopo aver oltrepassato la porta di San Martino, si accede a una serie di caratteristici caruggi stretti, simili a quelli degli altri borghi liguri. Tra i luoghi da visitare, ci sono le antiche prigioni di Seborga, purtroppo visitabili solo dall'esterno, dove furono rinchiusi circa 200 individui nel corso dei secoli.
Sull’unico cartello disponibile in paese, è riportata la loro storia, secondo la quale nel 954 d.C., il conte Guido di Ventimiglia cedette il suo feudo di Seborga all'abbazia benedettina dell'isola di San Onorato a Lerins. In quel periodo, l'abate, che era anche principe abbaziale, aveva il potere di giudicare e condannare i colpevoli di reati gravi, tra cui la pena di morte, attraverso lo ius gladii et sanguinis. Coloro che erano condannati a pene minori o alla pena di morte venivano rinchiusi a Seborga in un luogo noto come "Le Prigioni". Questo continuò fino al 1729, quando il feudo fu venduto ai Savoia.
Poco distante si trova l’Oratorio della Miracolosa Madonna di Alvenia. La struttura è affidata a un'associazione religiosa di volontari che gestiscono l'oratorio e lo mantengono aperto al pubblico. La Madonna di Alvenia è venerata come una protettrice dai pescatori e dai marinai, ed è stata oggetto di numerose leggende e storie legate alla sua presunta capacità di produrre miracoli.
Come affermato nel discorso pronunciato durante la sua inaugurazione “Questo Oratorio, dedicato alla Miracolosa Madonna d’Alvenia permette la Salita dell’Anime defunte verso un Paradiso più Luminoso e fare Miracoli su tutti quelli che gli apriranno il Cuore”.
La Cappella dei Templari è un'interessante testimonianza dell'epoca in cui i cavalieri templari erano presenti nel territorio ligure. Si tratta di una piccola cappella in pietra, situata lungo il sentiero che conduce al castello, ed è visitabile solo all'esterno.
La storia dei Templari a Seborga è molto affascinante: pare che i cavalieri abbiano costruito qui una loro sede, utilizzando l'antico castello come base per le loro attività. Si dice anche che i Templari fossero a conoscenza di un grande segreto riguardante la città di Seborga, che li avrebbe spinti a proteggere la zona con grande determinazione. Ancora oggi, la Cappella dei Templari rappresenta un simbolo di questa storia antica e misteriosa.
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