Eventi
Febbraio 27, 2020
Giunto ormai alla 53° edizione, il Carnevale di Diano Marina - organizzato come sempre dall'associazione “Famia Dianese” - si è confermato uno tra gli eventi di rilievo del Golfo Dianese. Quest'anno l'attesa era particolarmente sentita, dato che da diversi anni non si vedeva la classica sfilata dei carri allegorici in piazza.
La festa più divertente dell'anno, la giornata dedicata ai bambini e a tutti gli adulti che per un giorno mettono da parte le preoccupazioni quotidiane, ha visto finalmente le vie centrali del nostro paese animarsi di musica e coriandoli.
La festa ha avuto inizio domenica mattina alle 10,00 con il Carnevale dei più piccoli. Le immancabili attività di animazione con giocolieri, pagliacci e trucca-bimbi sono state le protagoniste della festa dedicata ai bambini.
Dalle 14.30 invece si è tenuta la vera e propria manifestazione. Ad aprire la festa, condotta dallo show-man Gianni Rossi, sono stati la Banda Città di Diano Marina, la Banda Canta e Sciuscià di Sanremo, gli Sbandieratori della città di Alba e il gruppo folcloristico Tropical Folies di San Benigno Canavese.
Sono stati otto i carri allegorici che abbiamo ammirato domenica pomeriggio, realizzati dai seguenti gruppi:
L'attitudine goliardica non è mai venuta meno, nonostante il riferimento a tematiche di attualità come quella proposta dal carro de I Marmessi. “Un mare di plastica” è stato infatti il progetto di riferimento di questo gruppo che ha voluto ricordare il messaggio di Greta Thunberg.
Tanti e simpatici anche gli altri gruppi che hanno lavorato duramente durante questi mesi per portare avanti la tradizione del Carnevale Dianese.
La manifestazione è stata aperta dal carro “Zafari” de “I Perdigiurni”, un gruppo colorato in cui bambini vestiti da animali della savana lanciavano divertiti i loro coriandoli. A seguire “Pop 2000” dei “San Peotti”; “Joker” degli “Amixi de Sambartumè”; “Moulin Rouge” degli “Spanteghai”; “Castelli e principesse” de “I Goliardi Dianesi”; “Follie du Brasil” di “Quelli della Sciumaia” e infine il gruppo brasiliano “Tropical Dream”, che coi loro costumi brillanti e le loro danze, hanno coinvolto il pubblico presente.
Ma cosa ci spinge a mascherarci? Il Carnevale ha radici antichissime che risalgono a tempi remoti, quando ogni anno in questo periodo si celebrava il rinnovamento e la fecondità della terra. Le testimonianze più recenti, giunte sino a noi, ci rimandano alle Dionisiache greche e ai Saturnali di epoca romana. In queste occasioni le parate delle maschere si proponevano di rappresentare il caos che emergeva dal mondo animale e selvaggio, per vincere sull'ordine imposto dalla civiltà degli uomini. Un ribaltamento di valori che trovava sublimazione nell'ebbrezza e nella giocosità dei partecipanti.
Oggi quasi nulla resta degli antichi riti, se non l'allegria che caratterizza il rovesciamento dei ruoli. Un'occasione per divertirsi, nascondere la propria identità e fingerne una nuova: il Carnevale consente a grandi e piccini di mutare forma, assumere una natura animalesca o fantastica.
Gli scherzi di Carnevale sono un timido ricordo degli eccessi di un tempo. Musica e allegria sono il filo conduttore di una festa che è ormai la prediletta dai bambini.
Ci è piaciuto vedere la nostra Diano Marina così viva e partecipe al Carnevale. Un modo per ritrovare il senso più vivo di una comunità che riesce a divertirsi genuinamente. Speriamo che sia solo l'inizio di un nuovo percorso per il Carnevale della nostra città!
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