Borghi di Liguria
Maggio 30, 2021
A pochi chilometri dal nostro agriturismo a Diano Marina si trova uno degli scenari più caratteristici del Ponente Ligure. Stiamo parlando di Bussana Vecchia, un borgo abbandonato diverso dai soliti, dove a dominare non sono la malinconia di un villaggio in rovina ma i colori accesi dei fiori che si fanno strada tra i caruggi deserti e i toni cangianti delle più diverse opere artistiche.
Il villaggio di Bussana Vecchia ha origini medievali, anche se alcuni studiosi ritengono possa essere sorto già in epoca romana. Le evidenze materiali, tuttavia, ci restituiscono presenze stabili a partire dal VII secolo, anche se in seguito alle invasioni longobarde la popolazione potrebbe essersi spostata più a valle, per poi tornarvi nuovamente intorno al X secolo.
Dal XI secolo furono i Conti di Ventimiglia a controllare il territorio di Bussana Vecchia, costruendo anche un castello come struttura difensiva, ruolo che perse progressivamente fino al XIII secolo, quando il paese passò sotto il dominio della Repubblica di Genova.
Il XV secolo vide un incremento demografico e di conseguenza anche lo sviluppo edilizio di Bussana Vecchia, con la costruzione della chiesa di Sant’Egidio e numerose abitazioni private, costruite con le pietre proveniente dalla vicina costa.
Nel secolo successivo il villaggio si ampliò, acquisendo la caratteristica forma “a pigna”, comune a molti borghi del sanremese. Si realizzarono le navate laterali della chiesa che verrà poi completata nella sua rivisitazione barocca nel XVII secolo, con la creazione di stucchi e pitture di pregio.
La vita nel paese scorreva tranquilla, con un’economia basata sulla coltivazione di olivi e agrumi, fino al XIX secolo, quando, a partire dagli anni ’30, si iniziarono a verificare le prime scosse sismiche di rilievo.
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Il 23 febbraio del 1887 un terribile terremoto sconvolse per sempre la vita degli abitanti della piccola frazione collinare di Sanremo. La distruzione degli edifici pubblici e privati fu tale da rendere necessaria l’evacuazione di Bussana Vecchia, spostando la popolazione più a valle, in quello che diventerà poi il paese di Bussana Nuova.
Il vecchio villaggio fu così lasciato a sé stesso per decenni, e il risultato fu che le già danneggiate abitazioni e la chiesa di Sant’Egidio continuarono a crollare e a subire ulteriori danni a causa dell’assenza di una adeguata politica di ristrutturazione. Il suo destino sarebbe stato dunque quello che accomuna molti villaggi fantasma in Italia e nel resto del mondo, abbandonati al loro decadimento, meta suggestiva per gli amanti del dark tourism e di urban decay.
Facciamo una passeggiata per i caruggi di Bussana Vecchia, tra i nuovi locali e le botteghe d’arte che riprendono vita e animano il borgo antico, fino a ciò che resta della chiesa barocca di Sant’Egidio, completamente distrutta e chiusa per ragioni di sicurezza. Al suo interno si scorgono installazioni artistiche site-specific.
Ma a Bussana Vecchia è accaduto qualcosa di diverso. Complice forse la posizione privilegiata, a pochi passi dalle mete turistiche più ambite, e allo stesso tempo riservata, a partire dagli anni Cinquanta questa località ha iniziato a incuriosire personalità eccentriche, artisti provenienti da tutto il mondo che hanno deciso di farne la sede dei propri atelier e botteghe artigiane.
Questi artisti hanno dunque deciso di unire le forze e di occupare le rovine della piccola località, creando una nuova comunità dedita all’arte e alla bellezza. I muri sbrecciati e in rovina sono stati messi in sicurezza per accogliere i loro studi, creare delle piccole botteghe artigiane e dei negozi in cui poter vendere e far conoscere le proprie opere ai turisti.
Ma non solo: presto intorno al borgo storico si aprirono anche bar e punti ristoro in cui potersi fermare a bere un caffè e fare quattro chiacchiere all’ombra di un paesaggio unico.
Passeggiare tra i caruggi di Bussana Vecchia è davvero un’esperienza indimenticabile. Da una parte restituisce una fotografia di quanto accaduto più di un secolo fa, come se il tempo non avesse percorso le sue strade per condurci fino a quello che siamo oggi; dall’altra sembra di ruotare attorno a un monumento involontario, ovvero il ricordo di un evento drammatico che ha cambiato per sempre l’idea di casa per chi abitava Bussana Vecchia.
Eppure, la malinconia qui è solo un soffio che ci sfiora appena, perché a colpirci è il tentativo, a ogni passo, di dare nuovo valore e significato alle rovine. Come i numerosi dipinti, statue e murales che si incontrano tra i caruggi, le tante curiosità appese ai muri o le installazioni site-specific che impreziosiscono i monumenti decaduti.
Il ricordo del terremoto è sempre presente a Bussana Vecchia, dove le strutture sono rimaste pressoché intatte da allora. Nonostante ciò, la vita è riuscita a prevalere, grazie all’iniziativa di artisti e artigiani che qui hanno deciso di stabilirsi e lavorare.
Dai nostri appartamenti è sufficiente prendere l’autostrada a San Bartolomeo al Mare e proseguire per circa 28 chilometri fino all’uscita di Arma di Taggia. A questo punto si imbocca Via Armea (verso Sanremo) fino a incontrare le indicazioni per Bussana Vecchia.
Se siete sportivi, invece, sappiate che Bussana Vecchia è raggiungibile anche dalla pista ciclabile di Sanremo. Basta uscire dalla zona di Bussana e seguire le indicazioni per il vecchio borgo. Sarà una pedalata di circa 4 km. Se invece preferite proseguire a piedi, saranno necessari circa 40 minuti di camminata attraverso una mulattiera di 2 km, vicino alle scuole di Bussana Nuova.
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Vi consigliamo buone scarpe e abbigliamento comodo, una macchina fotografica ma, soprattutto, la curiosità di scoprire un luogo che resterà nei vostri ricordi per sempre!
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